Sbraccia e Micheli nel gruppo misto: nel mirino l'assessorato di Tancredi

TERAMO – E’ nato il gruppo misto in consiglio comunale, a rendere ancor più vivo il dinamismo politico frutto di piccoli dissidi interni, sia nella maggioranza che, nelle ultime ore, anche nell’opposizione. Lo compongono Mimmo Sbraccia, che lascia la civica Popolari per Teramo di Dodo Di Sabatino Martina, e Raimondo Micheli, ex presidente Teramo ambiente e capogruppo provincia del Pdl, approdato al Nuovo centro destra che per lui adesso, conti alla mano, ha costituito solo traghetto elettorale. Il nuovo gruppo consiliare mette insieme due diverse estrazioni politiche e anche rivendicazioni: Micheli aveva aspirato alla presidenza del consiglio; Sbraccia, da tempo in disaccordo con la linea politica del leader della civica, l’ex vicesindaco Di Sabatino Martina, riteneva essere meritevole di una delega, ‘forte’ dei suoi circa 500 voti. La sintesi adesso potrebbe essere: rotta dritta su Marco Tancredi, l’assessore Ncd alla movida e alle attività produttive, la cui investitura in giunta ha rotto l’equilibrio della coalizione di sei liste di Maurizio Brucchi. Micheli tiene a sottolineare che il suo posizionamento nel gruppo misto ha un significato ‘futuribile’: lui è un politico della prima ora di Alleanza Nazionale e con altri ha rinforzato le fila del partito di Alfano. Adesso è giunto il momento di darsi una identità precisa come Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. E’ questa la motivazione del passo verso il gruppo misto, che però, sottolinea lo stesso Micheli, «non è preludio di una richiesta di verifica o tantomeno di ‘teste’ di qualcuno. Noi siamo più a destra di questa maggioranza e non saremo noi a mettere in difficoltà il governo di Brucchi». E’ però indiscutibile che l’uscita di Micheli da Ncd abbassa la quota di consiglieri a 3, lo stesso numero degli assessori, che rende il rapporto quantomeno rivedibile. Sbraccia dal canto suo resta vago: «Avevo da tempo annunciato questa mia intenzione. Adesso siamo due e saremo anche noi al tavolo politico, rappresentati dal capogruppo Micheli – ha detto subito dopo l’ufficializzazione del gruppo misto in Comune -. Valuteremo di volta in volta i provvedimenti della maggioranza e decideremo. Certo la recente adozione delle tariffe per il trasporto degli alunni con gli scuolabus non mi sono piaciute. Intanto quanto a fascia di reddito minimo, 10mila euro è troppo bassa, va allargata almeno a 15mila altrimenti sembra un presa in giro; poi il metodo è sempre lo stesso, senza discussione in maggioranza ma tra le quattro mura della giunta….». E annuncia anche tanta curiosità sul nome del presidente della Teramo ambiente: «In consiglio si sono spartiti gli assessorati, adesso sembra che la presidenze Team vada alla lista Di Dalmazio… La coalizione è fornata anche da altre forze politiche…». E i rumors su nuove ‘iscrizioni’ al gruppo vogliono vicinissimo Caccioni e anche l’eterno indeciso Narcisi.